Le sfide della moderna agricoltura si compongono tutte con l’assegnazione di una funzione centrale alla dimensione territoriale della produzione, promuovendone la diversificazione e la sua sostenibilità. Anche la strategia europea allinea gli interventi messi a punto in chiave di sviluppo economico con il più idoneo equilibrio territoriale e ambientale al fine di realizzare, tra l’altro, una effettiva gestione delle risorse naturali ed azioni per il clima.

Il ventaglio delle misure richiede di attuare, nel contesto locale, soluzioni in grado di diffondere buone pratiche e sistemi di produzione agroecologici, di riproporre ambiti diretti alla promozione dei profili culturali tipici di ogni comunità, specialmente, legati all’alimentazione e di tradurli in occasione di nuove iniziative di reddito.

Per un uso compatibile delle risorse territoriali è necessario, tuttavia, che siano rimosse ragioni sostanziali di conflitto, ripristinando, prima di tutto, la legalità rispetto alle emergenti alternative di uso dell’ambiente e alle occasioni di sfruttamento delle potenzialità generative di valore. Centrali restano, ad esempio, le ragioni dell’agricoltura nel recupero delle connessioni tra efficienza degli interventi di controllo della fauna selvatica e modalità di esercizio della caccia.

La maggiore attenzione dedicata alla salvaguardia degli equilibri ambientali dopo un profondo processo di industrializzazione che ha cambiato il Paese pretende di mostrare più attenzione ai pericoli di consumo del suolo e di perdita di valore nelle risorse quando un territorio divenga inospitale in dipendenza di scelte di intervento errate.

Troppi strumenti di programmazione territoriale e pochi interventi concreti fanno correre, oggi, il rischio di disattivare molteplici iniziative imprenditoriali anche a causa delle pressioni della fauna selvatica e dell’incidenza di ingenti danni alle coltivazioni e agli allevamenti, di pari passo con la progressiva compromissione del suolo e delle caratteristiche fisiche e paesaggistiche.

Un progetto che voglia considerare la complessità dei temi coinvolti e chiamare in causa le molteplici responsabilità in gioco potrà essere, allora, utile per rendere disponibili conoscenze e promuovere la consapevolezza di interventi non più rinviabili di vera e propria manutenzione territoriale